Scopri come gestire il reflusso
Parliamo di alimenti e reflusso
Il reflusso gastroesofageo è una condizione comune in cui il contenuto dello stomaco risale nell’esofago, causando sintomi come ad esempio il bruciore di stomaco. L’alimentazione gioca un ruolo significativo nella gestione di questa condizione.
Ciascuna persona che soffre di reflusso conosce con precisione quali sono i cibi in grado di scatenare maggiormente i sintomi. Tuttavia si tratta sempre di esperienze soggettive, ciascuno avrà un elenco differente.
Infatti gli alimenti possono provocare o esacerbare il reflusso gastroesofageo attraverso vari meccanismi fisiopatologici. Ecco quali:
1. Riduzione del tono dello sfintere esofageo inferiore (LES)
Il LES è una valvola muscolare che si trova tra l’esofago e lo stomaco, la cui funzione principale è prevenire il reflusso del contenuto gastrico nell’esofago. Alcuni alimenti possono ridurre la pressione del LES, rendendo più facile il reflusso degli acidi gastrici. Tra questi alimenti troviamo:
Cibi grassi: I cibi ricchi di grassi riducono la pressione del LES e prolungano lo svuotamento gastrico.
Cioccolato e caffè: Contengono teobromina e caffeina, sostanze che abbassano la pressione del LES.
Menta (menta piperita e mentolo): Ha un effetto rilassante sul LES.
Alcol: Specialmente vino e birra diminuiscono la pressione del LES.
2. Aumento della produzione di acido gastrico
Alcuni alimenti possono stimolare la secrezione acida nello stomaco, contribuendo a un eccesso di acido, che aumenta la probabilità di reflusso. Tra questi alimenti ci sono:
Alimenti acidi: Pomodori, agrumi (arance, limoni, pompelmi) e cibi sottaceto aumentano il contenuto acido dello stomaco.
Bevande contenenti caffeina: caffè, tè e bevande gassate contenenti caffeina aumentano la produzione di acido gastrico.
3. Rallentamento dello svuotamento gastrico
Alimenti che rallentano lo svuotamento gastrico aumentano la probabilità di reflusso, poiché il contenuto gastrico rimane più a lungo nello stomaco, aumentando la pressione intragastrica e favorendo il reflusso. Alcuni alimenti che possono avere questo effetto sono:
Cibi ricchi di grassi: non solo abbassano la pressione del LES, ma rallentano anche lo svuotamento gastrico.
Cibi ricchi di fibre insolubili: in alcuni casi, possono contribuire a ritardare lo svuotamento gastrico, se non adeguatamente bilanciati con l’acqua.
4. Effetto irritante sulla mucosa esofagea
Alcuni alimenti possono irritare direttamente la mucosa dell’esofago, aggravando i sintomi del reflusso, come bruciore di stomaco e dolore retrosternale. Tra questi:
Alimenti piccanti: pepe, peperoncino e altre spezie possono irritare la mucosa esofagea.
Alcol: Oltre a ridurre il tono del LES, l’alcol può essere irritante per la mucosa esofagea.
Riassumendo
Gli alimenti che causano reflusso lo fanno attraverso:
– Diminuzione del tono del LES: grassi, cioccolato, caffè, menta, alcol.
– Aumento dell’acidità gastrica: pomodori, agrumi, caffeina.
– Rallentamento dello svuotamento gastrico: cibi grassi, pasti abbondanti.
– Irritazione diretta della mucosa: alcol, cibi piccanti.
Consigli per una Dieta Sana
Adottare una dieta sana è fondamentale per gestire i sintomi del reflusso gastroesofageo.
Evitare cibi grassi, fritti, piccanti e acidi può ridurre significativamente i sintomi. Includere nella dieta alimenti ricchi di fibre può migliorare la digestione e prevenire il reflusso.
Inoltre, mangiare pasti piccoli e frequenti anziché abbondanti può aiutare a mantenere il controllo dei sintomi. Bere molta acqua e limitare il consumo di bevande gassate e alcoliche è altrettanto importante per una buona salute digestiva.
Impatto del Gelato sul Reflusso
Gelato e Reflusso: cosa sapere
Il gelato può avere effetti variabili sul reflusso gastroesofageo, a seconda di diversi fattori.
Da un lato, il gelato può essere un alimento relativamente neutro, ma ci sono alcune caratteristiche che potrebbero influenzare il reflusso. Il gelato è un prodotto lattiero-caseario e, per chi è sensibile al lattosio o alle proteine del latte, può causare malessere gastrointestinale. Inoltre, il gelato è spesso molto dolce e può contenere ingredienti come zuccheri aggiunti e grassi, che potrebbero contribuire al reflusso in alcune persone.
D’altro lato, il gelato ha una consistenza fredda e cremosa, che potrebbe temporaneamente lenire l’esofago e alleviare la sensazione di bruciore, ma questo effetto potrebbe essere solo temporaneo. Il freddo del gelato può offrire un sollievo immediato, ma certamente non risolve i problemi di reflusso a lungo termine. Ovviamente è indispensabile privilegiare gelati di alta qualità prodotti con ingredienti sani e genuini.
Assumere un buon gelato quindi non deve spaventarci, ma se siamo in un periodo in cui il reflusso si fa più sentire, cerchiamo di non abusarne o se ci dà eccessivo fastidio addirittura rinunciarvi per qualche tempo.
Pomodoro e Reflusso
Il pomodoro è uno dei primi indiziati per quanto riguarda il reflusso: diciamo che è uno dei soliti sospetti.
Il pomodoro è infatti ricco di acido citrico e acido malico, che possono abbassare il pH gastrico e stimolare la secrezione acida nello stomaco. Questo aumento dell’acidità, in pazienti predisposti, può favorire il reflusso gastroesofageo. Una barriera antireflusso debole o disfunzionale non riesce a impedire il ritorno degli acidi gastrici nell’esofago, irritando la mucosa esofagea e causando bruciore retrosternale e rigurgito acido.
I pazienti con reflusso gastroesofageo spesso segnalano un’esacerbazione dei sintomi dopo l’assunzione di cibi ad alta acidità come i pomodori.
Agrumi e Reflusso
Uno dei fattori dietetici più comunemente associati all’aggravamento del reflusso sono gli alimenti acidi, tra cui gli agrumi. Arance, limoni, lime e pompelmi contengono elevate quantità di acido citrico. Questo può influire negativamente sul reflusso per vari motivi:
Aumento dell’acidità gastrica
Gli agrumi aumentano il contenuto acido dello stomaco. Inoltre, anche se potrebbe sembrare strano, diversi studi dimostrano che ingerire cibi acidi possa aumentare la produzione di acido cloridrico nello stomaco, peggiorando i sintomi del reflusso. L’eccesso di acido rende più probabile che i contenuti gastrici risalgano verso l’esofago, causando irritazione della mucosa esofagea.
Irritazione diretta della mucosa esofagea
L’acido citrico presente negli agrumi può irritare direttamente la parete esofagea, che è più sensibile rispetto alla mucosa gastrica.
Interazione con altri fattori alimentari
Gli agrumi spesso vengono consumati insieme ad altri cibi o bevande acide, come il caffè o il vino, che possono avere un effetto sinergico nel peggiorare il reflusso.
Per i pazienti con reflusso gastroesofageo, gli agrumi rappresentano un gruppo alimentare da gestire con attenzione. Il loro elevato contenuto di acidi può aggravare i sintomi, è consigliabile quindi consumarli con moderazione.
Il ruolo della cioccolata nel Reflusso
La cioccolata è spesso citata come uno degli alimenti che possono aggravare i sintomi del reflusso gastroesofageo. Questo è dovuto alla presenza di teobromina, una sostanza presente nei semi di cacao, che rilassa lo sfintere esofageo inferiore, permettendo così agli acidi dello stomaco di risalire nell’esofago. Un LES rilassato infatti facilita il reflusso degli acidi gastrici, causando bruciore di stomaco e rigurgito.
La cioccolata, inoltre, in particolare quella al latte, è ricca di grassi, che riducono ulteriormente il tono del LES e rallentano lo svuotamento gastrico. Questo prolunga il tempo di permanenza del cibo nello stomaco, aumentando la pressione intragastrica e il rischio di reflusso.
La cioccolata ha anche un effetto diretto sulla secrezione gastrica. Le proteine e i grassi che contiene possono stimolare la produzione di acido nello stomaco, esacerbando i sintomi del reflusso.
Non dimentichiamo che la cioccolata fondente è molto ricca di teobromina, mentre quella al latte, per quanto teoricamente meno ricca di teobromina, contiene però più grassi.
Per chi soffre di reflusso, è pertanto consigliabile limitare il consumo di cioccolata.
Ma la cioccolata è anche ricca di sostanze benefiche che aumentano il tono dell’umore: una piccola quantità potrebbe quindi essere benefica anche se soffriamo di reflusso!
Fritti e Reflusso: cosa sapere
I cibi fritti sono particolarmente ricchi di grassi, che sono noti per rallentare lo svuotamento gastrico. Un ritardato svuotamento dello stomaco aumenta la pressione nello stomaco stesso, rendendo più probabile che il contenuto acido risalga verso l’esofago.
I cibi fritti, inoltre essendo spesso difficili da digerire e molto calorici, stimolano una maggiore produzione di acido cloridrico nello stomaco per facilitare la digestione.
I fritti quindi non solo mantengono lo stomaco pieno più a lungo, ma causano anche una produzione maggiore di acido. Sono quindi probabilmente i cibi meno adatti per chi soffre di reflusso gastroesofageo e andrebbero evitati.
L'impatto della menta sul Reflusso
La menta, nelle sue diverse forme (piperita, romana, verde), è un’erba aromatica molto apprezzata per le sue proprietà digestive e rinfrescanti. Spesso viene utilizzata per preparare tisane e dolciumi, ma il suo consumo in caso di reflusso gastroesofageo può generare qualche problema.
La menta, in particolare la menta piperita, che contiene la maggior quantità di mentolo tra i diversi tipi di menta, può influire negativamente sui pazienti con reflusso gastroesofageo a causa del suo effetto rilassante sullo sfintere esofageo inferiore. Sebbene sia comunemente utilizzata per i suoi effetti digestivi, come il sollievo da spasmi gastrointestinali, può peggiorare i sintomi di reflusso in alcune persone.
Nonostante i potenziali effetti negativi, la menta può essere utile in alcune circostanze: in assenza di reflusso, la menta può aiutare a calmare gli spasmi intestinali e favorire la digestione. Inoltre, grazie alle sue proprietà antibatteriche, la menta può contribuire a rinfrescare l’alito e a combattere l’alitosi.
La risposta alla menta può variare significativamente da un individuo all’altro. Alcuni pazienti possono tollerarla bene, mentre altri possono sperimentare un peggioramento dei sintomi.
Se si soffre di reflusso sarebbe opportuno ridurre il consumo di menta, in particolare di menta piperita, o preferire cibi che abbiano un basso contenuto di mentolo.
Caffè e reflusso
La carica che ci dà il caffè è molto importante per affrontare le nostre giornate frenetiche. Ma molti pazienti con reflusso devono scontrarsi con un peggioramento dei loro sintomi.
Infatti, la caffeina presente nel caffè stimola la produzione di acido cloridrico nello stomaco. Un aumento dell’acidità gastrica può irritare l’esofago e peggiorare i sintomi del reflusso.
Alcuni studi dimostrano inoltre che la caffeina contribuisce a rilassare lo sfintere muscolare che separa l’esofago dallo stomaco. Ciò facilita il reflusso del contenuto gastrico nell’esofago.
Il caffè può avere anche un effetto irritante diretto sulla mucosa esofagea, aggravando l’infiammazione.
La sensibilità al caffè varia da persona a persona. Alcuni pazienti possono tollerarlo bene, mentre altri potrebbero doverlo evitare completamente.
Anche il caffè decaffeinato, nonostante la ridotta presenza di caffeina, può comunque influenzare i sintomi del reflusso gastroesofageo.
La caffeina è sicuramente il componente più noto per stimolare la produzione di acido e rilassare lo sfintere esofageo inferiore. Ma sia il caffè normale che quello decaffeinato contengono altri composti che possono influenzare la digestione e irritare la mucosa gastrica.
Quindi il caffè decaffeinato, per quanto meno irritante, potrebbe essere sconsigliato ad alcuni pazienti con la malattia da reflusso.
È importante saper trovare il giusto equilibrio tra gli effetti energetici e benefici del caffè e i rischi che può comportare. Un consumo moderato rimane sempre il compromesso migliore.
Il fumo e il Reflusso
Il fumo è un’abitudine che può avere effetti devastanti sulla salute, e per chi soffre di reflusso gastroesofageo, le conseguenze possono essere ancora più gravi. La nicotina presente nelle sigarette può indebolire lo sfintere esofageo inferiore, aumentando il rischio di reflusso acido.
Inoltre, il fumo irrita la mucosa esofagea, aggravando i sintomi e rendendo ogni pasto un potenziale campo di battaglia. Abbandonare il fumo non solo migliora la salute generale, ma può anche portare a un significativo sollievo per chi lotta con il reflusso.
Scegliere di smettere è un passo fondamentale verso una vita più sana e serena.
Dott. Andrea Zanoni
dott.andreazanoni@gmail.com
Ospedale S. Maria del Carmine
Corso Verona, 4 - 38068 Rovereto - Trento
Privacy Policy